Ingestione di corpi estranei gastroenterici
Nei cuccioli di cane (ma anche, in minor misura, nei pazienti adulti e nel gatto), l’ingestione per gioco e/o per pica (aberrazzione del gusto), rappresenta una delle maggiori cause di emergenza clinica/chirurgica.
Uno studio retrospettivo ha confrontato i segni clinici, le alterazioni clinicopatologiche, la diagnostica per immagini e l’esito dei cani con corpi estranei gastrointestinali lineari e non lineari. Si includevano 176 cani con corpi estranei lineari e 323 con corpi estranei non lineari.
Nei cani con corpi estranei lineari era più probabile un’anamnesi di vomito, anoressia, letargia e dolore alla palpazione dell’addome. Era inoltre più probabile che il corpo estraneo restasse ancorato nello stomaco estendendosi al piccolo intestino, e che fossero presenti necrosi intestinale, perforazioni e peritonite, oltre alla necessità di enterectomia ed anastomosi.
La durata del ricovero era maggiore nei cani con corpi estranei lineari (3 versus 2 giorni) e il costo del trattamento era del 10% più elevato. Tuttavia, in entrambi i gruppi, sopravvivevano fino alle dimissioni il 96% dei cani.
I cani con corpi estranei lineari avevano segni clinici e patologia gastrointestinale più gravi, oltre a una maggiore durata del ricovero e a maggiori costi di trattamento. Tuttavia, la sopravvivenza complessiva non differiva tra cani con corpi estranei lineari e non lineari, concludono gli autori.
“Linear versus non-linear gastrointestinal foreign bodies in 499 dogs: clinical presentation, management and short-term outcome” M. M. Hobday, G. E. Pachtinger, K. J. Drobatz and R. S. Syring. Journal of Small Animal Practice. Volume 55, Issue 11, pages 560–565, November 2014